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Archivi tag: Nietzsche
Contro il controllo totale
Nella società dello spettacolo in cui viviamo si fa un uso manipolatorio dell’immagine attraverso armi persuasive di distrazione di massa. Il livello denotativo (quello manifesto, insomma) dell’immagine veicola perlopiù una bellezza contraffatta che è quella che balza agli occhi e ci distrae. Ma è il livello connotativo (il messaggio nascosto e veicolato) dell’immagine il vero scandalo nascosto: i canali di produzione – siano essi politici o aziendali – intridono l’immagine di significati vantaggiosi per i loro scopi, profittando della distrazione generata dal livello denotativo, per renderci passivi osservatori della realtà. Ci lasciamo soggiogare da questa dittatura visiva senza opporre il benché minimo rifiuto critico. Siamo anestetizzati, dopati allo scopo di controllare le nostre prestazioni visive e giungere così all’obiettivo di… Continua a leggere »
Pubblicato in Filosofia, Fotografia
Contrassegnato chiacchiera, ermeneutica, fatica del concetto, fotocrazia, fotografia, guy debord, Heidegger, Nietzsche, social network, società dello spettacolo, Tecnica, videocrazia
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Nota semiseria. Le angherie ovvero dell’idiota integrale
La molestia intollerabile compiuta da chi vessa un altro attraverso le angherie è dovuta essenzialmente alla codardia, alla cretineria allo stato puro, all’ignoranza, alla bruttezza d’animo, alla deficienza cronica, alla viltà dell’esecutore, che è peraltro un bugiardo cronico, falso e imbecille.
Il soggetto agente è insomma un idiota integrale, indefinibile con una sola parola poiché si necessita di una quantità notevole di aggettivi dispregiativi. Egli è inconsapevole del disgusto e del disprezzo che gli sono tributati dalla categoria degli adulti regolari.
Il sopruso inflitto alla vittima dell’angheria non può essere dimostrato (tranne nel caso in cui sia stato registrato o sia stato compiuto in presenza di testimoni), ma soltanto riferito. Peraltro il soggetto subente di solito non può difendersi per… Continua a leggere »
Il soggetto agente è insomma un idiota integrale, indefinibile con una sola parola poiché si necessita di una quantità notevole di aggettivi dispregiativi. Egli è inconsapevole del disgusto e del disprezzo che gli sono tributati dalla categoria degli adulti regolari.
Il sopruso inflitto alla vittima dell’angheria non può essere dimostrato (tranne nel caso in cui sia stato registrato o sia stato compiuto in presenza di testimoni), ma soltanto riferito. Peraltro il soggetto subente di solito non può difendersi per… Continua a leggere »
Pubblicato in Temi
Contrassegnato angherie, Arthur Bloch, bruttezza, Elias Canetti, idiota, Nietzsche, Pierre Corneille, vigliaccheria
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Fenomenologia del cretino
Il cretino è un soggetto particolare, la cui principale caratteristica è di non sapere di esserlo. Che non è poco. Infatti, lo diverte esser se stesso al punto da provare una soddisfazione orgasmica per le sue perfomance, di un tale livello di deficienza da attivare spesso la pietà in chi lo osserva. Fintanto che agisce intervenendo sulla propria esistenza il pietismo rimane, dunque, una possibilità. Quando invece comincia a credere che la sua cretineria potrebbe riscontrare la simpatia o peggio l’approvazione altrui, fa il salto mortale –che crede di qualità- e infetta il mondo con il suo vuoto mentale.
E che si tratti di una pericolosa malattia infettiva -che senza tema di smentita potremmo paragonare alla peste bubbonica- è… Continua a leggere »
E che si tratti di una pericolosa malattia infettiva -che senza tema di smentita potremmo paragonare alla peste bubbonica- è… Continua a leggere »
Pubblicato in Temi
Contrassegnato corpo, cretino, fenomenologia, intelligenza, Nietzsche, Rogers, saggezza, società, tendenza attualizzante, umanità
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Ricomincio da capo
«Che accadrebbe, se un giorno o una notte, un demone strisciasse furtivo nella più solitaria delle tue solitudini e ti dicesse: “Questa vita, come tu ora la vivi e l’hai vissuta, dovrai viverla ancora una volta e ancora innumerevoli volte, e non ci sarà in essa mai niente di nuovo, ma ogni dolore e ogni piacere e ogni pensiero e sospiro, e ogni cosa indicibilmente piccola e grande della tua vita dovrà fare ritorno a te, e tutte nella stessa sequenza e successione […] L’eterna clessidra dell’esistenza viene sempre di nuovo capovolta –e tu con essa, granello di polvere!”. Non ti rovesceresti a terra, digrignando i denti e maledicendo il demone che così ha parlato?» (F. Nietzsche, La gaia Scienza… Continua a leggere »
Pubblicato in Dintorni
Contrassegnato cinema, eterno ritorno, Harold Ramis, Nietzsche, Ricomincio da capo, tempo
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