Gianni Vattimo e Vito Mancuso alla Corte per le “Grandi Parole dell’Umanità”, in “Mentelocale”, 20 marzo 2012.
Il tutto esaurito mette gioia, soprattutto quando si tratta di filosofia. La gente ha fame di pensiero, boicotta la televisione e se ne va ad ascoltare Platone. Questo è accaduto al Teatro della Corte di Genova, dove il tutto esaurito ha riguardato anche il foyer. La gente sedeva per terra per ascoltare e vedere – con difficoltà date le dimensioni del video – i filosofi introdurre Platone e gli attori leggerlo e drammatizzarlo. Sabato scorso, il 17 di marzo, è stata la volta di Gianni Vattimo, lunedì sera di Vito Mancuso. Ma il vero grande protagonista delle serate, organizzate dal Teatro della Corte per il XVII ciclo dell’evento Grandi Parole dell’Umanità, è stato lui: Platone. Giovane e longevo; saggio, in quanto illuminato; godibile, mai eccessivo; profondo, sempre equilibrato; pensatore, seppur dialettico; concettuale, ma non ermetico; appassionante, perché intenso. Continua a leggere…
Genova. Massimo Cacciari alla Corte per i Dialoghi di Platone , in Mentelocale.it, 26 marzo 2012
Sabato 24 marzo, ancora una volta il Teatro della Corte ha registrato il tutto esaurito in occasione del terzo incontro, dal titolo Virtù e conoscenza, dell’evento Dialoghi di Platone. A introdurre la lettura di parte del Protagora un filosofo veneziano molto noto anche politicamente: Massimo Cacciari. Aldo Viganò come di continua a leggere
Giulio Giorello racconta Platone al Teatro della Corte, in Mentelocale.it, 27 marzo 2012
Un tavolino basso accanto a una sedia comoda, più in là due leggii e dietro un grande schermo che restituisce l’immagine anche al loggione. Così le serate di filosofia al Teatro della Corte. E il palcoscenico in cui si agisce è ancora quello de La scuola delle mogli. Continua a leggere
Genova. Paolo Flores d’Arcais alla Corte per i Dialoghi di Platone, in Mentelocale.it, 3 aprile 2012
Il viaggio veloce nel mondo di Platone si è concluso ieri sera, lunedì 2 aprile, ma «è stato un viaggio molto ben frequentato», ha precisato Aldo Viganò con la sua voce chiara, saggia e antica. E poi i ringraziamenti sinceri perché il pizzico di malinconia con cui si chiude il ciclo, la soddisfazione della riuscita e il compiacimento per l’attenzione del pubblico sono stati possibili grazie a tutti coloro che hanno contribuito al buon fine dell’iniziativa, a cominciare proprio dal pubblico e a continuare con i tecnici, la segreteria, l’Urp del teatro, il personale di sala. E come ogni volta anche in questa occasione Viganò, da ottimo presentatore qual è, ha introdotto la serata in modo puntuale, ricordando che si sarebbe affrontato il tema della giustizia. La giustizia, la temperanza, il coraggio e la saggezza (o prudenza) erano per Platone… Continua a leggere